L'Abruzzo

Definita la "Regione dei Parchi", l’Abruzzo testimonia con la propria realtà e con le proprie scelte a favore dell’ambiente come sia possibile far coesistere uno straordinario patrimonio naturalistico con la presenza costante non distruttiva dell’uomo. Regione della biodiversità, con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Parco Regionale del Sirente-Velino ed oltre trenta riserve ed oasi naturalistiche, ha il 30% del proprio territorio sottoposto a tutela.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è una delle aree protette più grandi d’Europa. Esso si estende su tre regioni e cinque province in un susseguirsi di paesaggi mozzafiato tra tesori di natura e cultura d’inestimabile valore.

Abruzzo - Regione dei ParchiAutentico polmone verde del Centro Italia, il Parco può vantare presenze da guinness: la cima più alta dell’Appennino, l’altopiano più esteso della penisola, il lago artificiale più grande d’Europa, il ghiacciaio più meridionale del continente. Un Parco unico, una delle aree europee con la più elevata diversità biologica, una natura a confine tra il Mediterraneo e l’Europa, oltre 2400 specie vegetali presenti, di cui molte esclusive di questa zona.


Non meno straordinario l’eccezionale patrimonio artistico dell’area protetta. Dai borghi fortificati alle piazze, le fontane, le chiese, gli affreschi votivi, i siti archeologici, dalle masserie ai paesaggi agrari, le pietraie e le capanne di pietra a secco. In questi luoghi un millenario e indissolubile equilibrio tra i capolavori della cultura e i preziosi tesori della natura vi conquisterà al primo incontro.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo comprende, in un territorio di 44.000 ettari, 22 comuni delle province di L’Aquila, Frosinone ed Isernia. Il Parco Nazionale della Maiella si estende per 75.000 ettari nelle province di Pescara, Chieti e L’Aquila interessando il territorio di 39 comuni. Il Parco Regionale del Sirente-Velino si estende per 50.248 ettari nel cuore delle montagne d’Abruzzo.

L'artigianato


Ceramiche di Castelli Ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, ramai… gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione. I loro prodotti sono di eccezionale bellezza e qualità.
Ai piedi del Gran Sasso, il borgo di Castelli é da più di tre secoli uno dei centri più importanti d’Italia e del mondo per l’arte ceramica, Guardiagrele é il centro dell’artigianato dell’argento con la produzione di gioielli e filigrane, mentre Pescocostanzo e Scanno sono famose per la lavorazione del ferro e del rame.
Tra i prodotti più apprezzati dell’artigianato tessile troviamo i merletti al tombolo di Scanno e le coperte di lana di Pratola Peligna.

Un noto strumento musicale, il ddu botte, é prodotto soprattutto nel Teramano. Con il buon legno di faggio delle montagne abruzzesi si producono anche raganelle, ciaramelle e pifferi. Rinomati i violini prodotti dai liutai dell’Aquila.

Le pelli ed il cuoio sono utilizzati per produrre cinte, borse e portafogli tradizionali ma anche per produrre prodotti d’altissima qualità tipo le selle fabbricate all’Aquila, richieste dagli appassionati d’equitazione di tutto il mondo.

I vimini vengono intrecciati per creare i cesti tipici della regione abruzzese.

I prodotti tipici e la cucina


Da sempre terra di grande tradizione agricola e pastorale, l’Abruzzo offre a chi lo visita un’ampia scelta di profumi e sapori. Boschi, pascoli e fertili colline consentono alla mano sapiente dell’uomo di realizzare cibi e bevande genuini dai gusti inconfondibili:

I vini: Apprezzati sui mercati di tutta Europa, i vini D.o.c. abruzzesi sono richiesti nei migliori ristoranti di tutto il mondo (Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo).

I liquori: Tra i distillati prodotti con le erbe delle montagne d’Abruzzo, il più noto è il fortissimo Centerbe di Tocco Casauria. Non sono da meno la Genzianella, il Nocino ed il Ratafià a base di amarene. Numerose le varietà di amaro prodotte in ogni angolo della regione.

L’olio extravergine d’oliva: L’olio extravergine Doc prodotto nelle nostre zone non teme confronto con i migliori oli italiani.

La pasta: In tutta la regione si produce ottima pasta fresca: le più tradizionali sono le scrippelle, i maccheroni alla chitarra ed i ravioli. Da non dimenticare che l’Abruzzo ospita una delle capitali della produzione italiana della pasta, Fara San Martino.

I salumi: La lavorazione del maiale diffusa in ogni parte della regione porta alla preparazione di ottimi prosciutti ed insaccati quali salsicce, in particolare le saporite salsicce di carne di fegato conservate sott’olio, i prosciutti affumicati, la mortadella di Campotosto (nota anche con il nome di coglioni di mulo), il salsicciotto di Torano e la morbida ventricina delle montagne del Teramano.

I formaggi: L’allevamento più diffuso in Abruzzo è quello ovino e tra le varietà dei formaggi noti prodotti si segnalano la giuncata, fresca e profumatissima delle montagne del Teramano, il cacio marcetto prodotto ai piedi del Gran Sasso, il caprino di Farindola. Con l’aggiunta di latte bovino si producono delle ottime caciotte mentre con il solo latte bovino si preparano le tradizionali scamorze o mozzarelle, i caciocavalli ed i latticini.

Frutta: Il fertile suolo delle colline d’Abruzzo permette una produzione di frutta di eccellente qualità, come le ciliegie di Raiano e l’uva di Ortona, oltre fragole, mirtilli, more e lamponi di montagna.

I tartufi: Tra le varietà dei tartufi abruzzesi, la più nota e diffusa è quella del tartufo nero anche se non manca quello bianco. Punti principali di raccolta sono il teramano e la marsica.

Lo zafferano: Il prezioso zafferano abruzzese è prodotto tra i massicci del Gran Sasso sull’altopiano di Navelli.

Il miele: Vista la flora ancora incontaminata di gran parte dell’Abruzzo, il miele raccolto é di ottima qualità ed é prodotto quasi ovunque. L’acacia, il millefiori, la sulla ed il castagno i più comuni.

I dolci: I dolci tradizionali dell’Abruzzo sono: mostaccioli, caggiunitti, ferratelle, cicerchiata, zeppole, taralli, il parrozzo, il pan ducale, il bocconotto, il pan dell’orso, il dolce angelo, il tatù ed i famosi confetti di Sulmona, uno dei dolci più apprezzati della regione.


Per quanto riguarda la gastronomia la fanno da padrona, grazie all’ottimo grano duro delle colline ed alle limpide acque delle montagne d’Abruzzo, maccheroni alla chitarra, sagnacce, scrippelle e ravioli. Tra le salse tipiche troviamo il ragù all’abruzzese preparato utilizzando carni di manzo, maiale, castrato ed anatra. Altre paste tipiche sono: i maccheroni alla mulinara, il rentrocelo, i tondini ed i ravioli di ricotta. Tra le saporite zuppe ricordiamo il cardo in brodo, le virtù (minestra di lunghissima preparazione con sette varietà di legumi secchi, sette di verdure fresche, sette di pasta e le cotiche di maiale). Tradizionali della cucina povera d’Abruzzo sono le minestre a base di pane come il pan cotto e le ciautelle.

Come tutte le terre di forte tradizione popolare la carne ha un ruolo importantissimo nella gastronomia. L’agnello incaporchiato accompagnato da patate arrosto, le trippette di agnello, le matassine o i torcinelli, preparate con frattaglie di agnello e pancetta avvolte nella rizza (il grasso delle interiora) e cotte allo spiedo o avvolte in fogli di lattuga. Ricordiamo anche la pecora alla cottora ed alla callara. Anche le carni di manzo, vitello coniglio e maiale sono di ottima qualità. Tra le specialità spiccano la ‘ndocca ‘ndocca di maiale (muso piedini, costata e cotica), il tacchino alla canzanese ed il coniglio ‘mbriache, un ottimo spezzatino al vino bianco. Ottimo il pesce sempre fresco dell’Adriatico. Fra i dolci i cagiunitti, i fichi maritati, le sise delle monache, la cicerchiata e la pizza dolce.

Siti interessanti

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Il Gran Sasso d'Italia

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Il Massiccio del Gran Sasso d’Italia domina il paesaggio circostante, i colli, la pianura, le città dell’Italia centrale e, in lontananza, i due mari Adriatico e Tirreno.
Il re degli Appennini si staglia verticale sui pascoli sterminati di Campo Imperatore, un piccolo Tibet, e, ad est nel versante Teramano, con una maestosa parete, sul paesaggio dell’Adriatico centrale. E’ il regno delle nevi perenni, delle rocce e del vento. Uno spettacolo senza eguali: qui il tempo si ferma per cedere il passo ad una natura monumentale incontaminata.
Verso nord, dal lago di Campotosto, uno degli ambienti più suggestivi del Parco tra Abruzzo, Lazio e Marche, si possono ammirare i profili più dolci della catena dei Monti della Laga, interamente coperti da boschi di faggio, abete bianco, cerro e castagno.
La luce si riflette negli innumerevoli ruscelli e torrenti che scorrono sulla roccia impermeabile fino a precipitare nelle valli incise e profonde, con fragorose cascate, che d’inverno, ghiacciate, danno forma a figure magiche ed ancestrali.
La fauna appenninica é presente al gran completo: l’orso, il lupo, il camoscio, il cervo, la lince, una ricchissima avifauna popolano ambienti che vi sorprenderanno, visitabili attraverso una rete di ippovie di oltre trecento chilometri, paradiso degli appassionati del trekking a cavallo.